E’ ARRIVATA MIA FIGLIA – Anna Muylaert
San Paolo. La vita di Val prosegue serenamente, all’apparenza in maniera spensierata, mentre spolvera, pulisce una casa di una famiglia bene e ne accudisce il figlio della coppia, Fabinho. Val è dieci anni che lavora per mandare i soldi a casa, a costo di non veder crescere la propria figlia, Jessica, che, per sostenere un esame di ammissione in una facoltà di San Paolo, diviene ospite della famiglia e riabbraccia la madre.
Piccolo film brasiliano, diretto da Anna Muylaert, E’ arrivata mia figlia rappresenta uno di quei lavori indipendenti capaci di fotografare con vivido fulgore degli spaccati di vita vissuta, tramutando la singola vicenda in sguardo più ampio che abbraccia un’intera città, alle volte un intero paese. Così l’abbraccio sfuggito per dieci anni di Val con Jessica, diviene l’abbraccio di migliaia di famiglie brasiliane che (non) vedono i propri affetti a distanza, in un bizzarro ciclo che inquadra una domestica prendersi cura dei figli dei padroni, mentre non può curarsi della propria figlia. Inoltre, nel momento in cui la madre di Fabinho tenta di ricucire il cerchio, dando goffamente al figlio l’amore ad oggi donatogli solo dalla domestica, questa viene respinta, allontanando meschinità e ipocrisia.
E’ arrivata mia figlia vi farà arrabbiare per i comportamenti immaturi di Jessica, storcere il naso per la totale sottomissione di Val, odiare Donna Barbara e poco apprezzare il dottore in tutta la sua profonda e noiosa solitudine; coinvolgendovi in un micro-mondo che sembra lontano nel tempo e nello spazio, ma che in realtà non lo è. Plauso per la meravigliosa interpretazione dell’attrice teatrale Regina Case nel ruolo di Val.
Tag:Anna Muylaert, Camila Márdila, drammatico indipendente, E' ARRIVATA MIA FIGLIA, E' ARRIVATA MIA FIGLIA recensione, film indipendente, Karine Teles, Lourenço Mutarelli, Michel Joelsas, Regina Case