DIARIO DI UN SOPRAVVISSUTO AGLI ZOMBIE – J.L. Bourne
Un uomo, un ufficiale della marina militare statunitense, decide di non riabbracciare le armi ed essere scagliato su un fronte invaso da un nemico inarrestabile … ma si barrica in casa, pronto a resistere fino al necessario in compagnia di un vicino di casa deciso a resistere come lui. Il nemico proveniente dall’Oriente, probabilmente dalla Cina, è un virus (o presunto tale) capace di trasformare le persone in zombie, affamati al punto da desertificare un intero paese.
Il modo che l’uomo trova per non impazzire è scrivere. Scaraventare i pensieri su carta, stilando un diario di dolore e morte, di paura e amore per la vita.
Diario di un sopravvissuto agli zombie è una trilogia zombie in salsa action dove l’originalità non esiste ed i colpi di scena sono limitati. In questo modo si potrebbe chiudere la recensione di questo volume, senza rendere giustizia al trittico. Il lavoro di J. L. Bourne, infatti, possiede una propria luce nella visione d’insieme di tutti i libri, di cui il primo è necessariamente il punto debole in quanto necessario per descrivere i personaggi principali e la situazione apocalittica.
Il background dell’autore, ufficiale della Marina Militare Americana, influiscono molto nella descrizione delle situazione, non lesinando particolari sulle armi utilizzate, sui mezzi di combattimento e sulle strategie di assalto. Diario di un sopravvissuto agli zombie è un discreto lavoro per chi ama il genere zombie-horror, specialmente se si ha la forza di superarne questo primo scoglio, troppo semplice per avere il mordente necessario.