DIABLO 3 – Blizzard entertainment
Finalmente, dopo 12 anni di attesa, il male rinasce nella sua forma più ludica. Diablo 3, l’attesissimo gioco targato Blizzard, sarà in vendita a partire dalla mezzanotte del 15 Maggio. La nota casa creatrice di videogiochi aveva già concesso un assaggio gratuito dal 20 al 23 di Aprile 2012, per testare i server in preparazione al lancio. E che dire? Già allora agli appassionati della saga non sembrava vero.
La saga di Diablo richiama il genere Action Role-Playing-Game, dove il gioco di ruolo diviene frenetico, attivo, pulsante, alle volte poco ragionato, un gioco in cui al player si richiede una grande reattività e prontezza di riflessi. La storia è ambientata nello stesso mondo dei precedenti episodi: Sanctuary. Sono trascorsi vent’anni da quando i Primi Maligni (Diablo e Baal) sono stati sconfitti e banditi. Ora, partendo dal luogo in cui tutto ha avuto inizio (New Tristram), i nuovi eroi devono indagare sulle voci riguardanti una stella caduta … segno della rinascita del male. Gli audaci si trovano, così, ad affrontare le orde dei Signori del Male in una corsa forsennata, piena di insidie e nemici di inenarrabile cattiveria, per evitare la Fine dei Tempi.
Le classi disponibili sono cinque, con relativa scelta del sesso del personaggio:
- Barbaro (Barbarian): ereditato dal precedente Diablo, è il personaggio dotato di maggiore prestanza fisica.
- Sciamano (Witch Doctor): unione tra Druido e Negromante.
- Mago (Wizard): tipico personaggio dalle superiori abilità magiche.
- Monaco (Monk): ibrido tra Assassino e Mago del precedente episodio, per certi aspetti affine anche al Paladino.
- Cacciatore di Demoni (Demon Hunter): incarnante caratteristiche combattive simili a quelle dell’Assassina e dell’Amazzone.
Diablo 3 sfrutta un nuovo motore grafico che permette maggiore interattività con l’ambiente circostante infatti è possibile distruggere, lanciare e spostare oggetti (per esempio tirare una leva per far cadere in testa un lampadario ad un gruppo di scheletri). Inoltre, pur essendo prevalentemente ambientato in luoghi tetri e bui, gli effetti di luce, gli avversari ed i protagonisti risultano maggiormente variopinti, costruendo giochi cromatici ad effetto, in un vero e proprio tripudio (ben delineato e definito) di colori, per una resa grafica affascinante e imponente.
Questo episodio punta moltissimo sul game-playing on-line tramite Battle.net, il che porta già a pensare al numero (infinito) di nottate insonne passate insieme agli amici, per aumentare il livello dei propri personaggi in una sorta di febbre geek capace di solleticare gli appetiti anche di non aficionado del genere. Tra le varie opzioni possibili, è possibile personalizzare le abilità degli eroi grazie al sistema delle rune, tramite cui il giocatore può scegliere una serie di abilità primarie e secondarie da usare nel modo più proficuo durante tutte le sessioni di gioco. Inoltre, come nei precedenti episodi, è necessario raccogliere e vendere oggetti, per accumulare ricchezza e comprare armi ed armature maggiormente performanti (e se vogliamo, cattive). Diablo 3 permette anche di costruire e vendere grazie alle case d’asta e, “magia” dell’e-commerce e delle strategie di marketing, attenzione, parliamo di commercio vero e proprio con valuta reale …
L’unica pecca apparente è la richiesta dei requisiti minimi di sistema, aspetto di non poco impatto ma necessario per potersi godere l’avventura ai massimi livelli di performance e, probabilmente, per poter lasciar pulsare un motore di gioco (specialmente on-line) sui binari giusti per l’immersione nel mondo di Diablo 3. Ma pur di poter disintegrare orde di mostri e squarciare impegnativi Boss, questo ed altro … Demon Hunter a me!