DEADLY PREMONITION – Rising Star Games
Francis York Morgan, è uno schizofrenico agente dell’FBI, educato, cortese e sicuro di sé. Animato da una particolare attitudine per gli psychokiller viene mandato a Greenvale, paesino della provincia americana dove una ragazza è stata uccisa e crocifissa ad un albero nella foresta. Arrivato sul posto, in seguito ad un piccolo incidente con la sua auto, York (please, call me York) attraversa un pezzo di bosco a piedi per andare incontro alla polizia locale e si imbatte in delle strane creature che gli danno il benvenuto nella misteriosa e incantevole Greenvale …
Originariamente conosciuto come Rainy Woods, sviluppato da Access Games e distribuito da Rising Star Games, la trama ha un’evidente somiglianza con quella del serial Twin Peaks di David Lynch. Il videogame è un free roaming horror che si presenta male e sembra condurre al peggio: già dai primi passi ci si accorge della grafica un po’ retrò, della suspance interrotta dai noiosi passaggi tra le stanze, della guida orrenda (ricorda un po’ il primo Mafia, ma lì c’era la giustificazione delle auto d’epoca), la mappa scadente e di difficile utilizzo e, infine (ma potremmo trovare altro) dei pessimi menù. Insomma, questo gioco è un capolavoro. Sì, perché tutti gli incresciosi difetti, superato l’impatto iniziale (più o meno lungo, dipende da voi), il gioco sembra entrarvi nel sangue, non vedrete l’ora di andare a sbirciare dalle finestre dei curiosi abitanti di Greenvale e di risolvere le innumerevoli quest secondarie, utili a conoscere meglio gli abitanti e a cercare di capire cosa stia succedendo a Greenvale.
Tutti gli elementi secondari appaiono svincolati dalla trama e la sequenza delle azioni è decisa dal giocatore: a volte si rivela casuale (incontrando i personaggi fortuitamente gironzolando per l’esteso territorio) e si ha davvero la sensazione di indagare su di un omicidio, senza dei binari prefissati (ovviamente non è così, ma l’atmosfera che si crea è quella). Simpatiche le possibilità di svago, come giocare a freccette e pescare, e particolare l’uso di alcuni parametri come il battito cardiaco, la fame e il sonno, da tenere ogni tanto sotto controllo (nulla di noioso), così come la benzina delle auto (a disposizione ogni auto della polizia disseminata sul territorio, oltre alla possibilità di trovarne un’altra dallo sfasciacarrozze). Diverse le armi a disposizione, anche se i “nemici” sono forse un po’ ripetitivi. Gli enigmi non sono molto complicati, anzi, a volte ci si sforza per ragionare su giochini che si rivelano molto meno cervellotici del previsto.
Insomma, un titolo che ha dell’incredibile: pur avendo l’aspetto di una discreta porcheria, si rivela, sotto molti aspetti (e a detta di tantissimi che lo hanno giocato), una perla di grande valore, seppur, per fortuna, a un prezzo ridotto già dall’esordio.