CRUEL RESTAURANT – Kôji Kawano
In città in molti accorrono al ristorante cinese Toogen dove è possibile assaporare i ravioli “paradisiaci” dal misterioso ripieno. Nel frattempo vengono ritrovati alcuni resti di cadavere e i primi sospetti vanno al cuoco Chin, accusato di riempire i ravioli con carne umana, e alla bella Lin che gestisce il locale. Davvero difficile questo film, eh si! I giapponesi questa volta ce l’hanno messa proprio tutta per realizzare quello che si potrebbe definire in poche parole “un capolavoro” … demenziale.
Se vi aspettate una semplice pellicola horror, vi sbagliate di grosso, o meglio gli elementi tipici del film dell’orrore ci sono tutti: un killer psicopatico e scene splatter, il tutto condito da scene di sesso (nelle quali si sfrutta l’occasione per mostrare le grazie della bella idol Mihiro che qui interpreta la proprietaria del ristorante, Lin).
La storia horror, tuttavia, funge da sfondo all’intero film in cui si fondono diversi generi cinematografici tra cui i film d’arti marziali, il drammone sentimentale e (ovviamente) il gore, il tutto attraversato da spirito ironico e folle. I personaggi sono tutti sopra le righe, in particolare Lin ragazza ingenua (pure troppo) e Chin dalla personalità ambigua e molto caricata nelle scene cruciali (vi prego di osservarlo nella scena finale … ).
Gli effetti speciali sono atroci, ma rendono il tutto ancora più divertente; le scene si svolgono sempre negli stessi scenari, il che rende lo svolgimento della storia piuttosto monotono, ma il finale a sorpresa rende meritevole di attenzione l’intera pellicola. Se siete in attesa di una pellicola dai risvolti meno trashy e dal taglio orientale potete fagocitare Cruel Restaurant, un antipasto che a qualcuno potrà risultare indigesto.