CONTAMINATION: ALIEN ARRIVA SULLA TERRA – Luigi Cozzi
Una spedizione di uomini in tenuta anti-contaminazione sale su una nave misteriosamente comparsa a New York, trovando dei cadaveri ed una sorta di uova aliene che, a contatto col calore, esplodono liberando una sostanza verdastra corrosiva. Le indagini si intrecciano con un caso di alcuni astronauti tornati da Marte, uno (apparentemente) deceduto, l’altro divenuto schiavo della follia, una lunga investigazione che cela un piano di conquista.
Quando si dice cinema ruspante … i meravigliosi anni 80 italiani, quelli in cui si poteva depredare una (o più) sceneggiatura da blasonati titoli in scalata al box office americano, imbastardendola con una gran dose di fantasia e pochi pochi soldi. Poggiate il pacchetto tra le braccia di un patito di Fanta-horror come Luigi Cozzi, nascondetegli in tasca quei quattrini che nelle pellicole americane sarebbero bastati forse solo per il catering e il gioco è fatto, o meglio, il pastrocchio è servito. L’invasione degli ultracorpi si unisce ad Alien ed ecco qui Contamination: Alien arriva sulla Terra, una festa colorata (specialmente rossa sangue e verde baccello) molto più spregiudicata dei titoli prima citati, splatterosa e citazionista al punto giusto, ma al contempo totalmente priva di atmosfera e fascino.
I buchi di sceneggiatura impazzano, gli attori pronunciano con enfasi battute a dir poco scontate e banali, gli effetti speciali sono ripetuti sino alla nausea mentre riesce ad affascinare il mostro mono-occhio tipico delle produzioni di fantascienza americane anni cinquanta. Purtroppo la durata ed i forzati intrecci fanno scadere Contamination: Alien arriva sulla Terra in una sorta di pecoreccio non troppo divertente, lodevole per l’inventiva (nel suo essere derivativo) ma infangato sotto il peso dell’amatorialità.