MICHELE PASTRELLO “Gunaikèie”
Affascinante, questo è l’aggettivo che meglio descrive il disco di Michele Pastrello. Atmosfere rarefatte e suoni avvolgenti che si incastonano nelle tredici tracce plasmando un lavoro ricco di spunti.
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Affascinante, questo è l’aggettivo che meglio descrive il disco di Michele Pastrello. Atmosfere rarefatte e suoni avvolgenti che si incastonano nelle tredici tracce plasmando un lavoro ricco di spunti.
Progetto nato da una costola dei Visioni Gotiche, precisamente dal compositore Mattia M che mantiene il suo nome per il monicker del progetto.
Attiva dal 2000 con diversi demo e un primo disco autoprodotto ‘Ancient Rites’, la band finlandese riesce finalmente ad approdare al tanto agognato debut album e lo fa nel migliore dei modi. Il punto cardine su cui ruota il disco è l’atmosfera creata grazie ad un sapiente uso di tastiere e synth e suggellata da buoni riff di chitarra che induriscono efficacemente il sound.
Il secondo lavoro dei Visioni Gotiche rappresenta un passo avanti per quanto riguarda la decisione di sperimentare nuove sonorità, fondendo al sound del duo composto da Mattia M e Roby Tav influenze elettroniche e ambient che arricchiscono la proposta.
Il tema orrorifico è una costante per il duo Visioni Gotiche, un gruppo che predilige ambientazioni oscure, sonorità decadenti, suoni sinistri e voci che riemergono dal profondo di un baratro dove l’ascoltatore è scagliato nudo e solo, preda di paure ancestrali.
Nato come diretta evoluzione di studi esoterici, il progetto Ouroboros vede Marco Grosso tirare le fila di uno spettacolo dove i burattini sono le ultime speranze di una razza umana in via di estinzione.