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Preludio alla violenza presentato sin dalla frase di lancio: “In una notte tutto ciò che amava gli è stato portato via. Ora deve fare i conti con il diavolo“. Premessa (e promessa) che il regista Kim Jee-woon ha mantenuto con Kyung-chul, vero e proprio animalesco mattatore.
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Posted novembre 2nd, 2011. Add a comment
Un giovane viene privato della sua libertà da due malviventi che lo rapiscono scambiandolo per l’erede di una ricca famiglia. Segregato e legato ad un letto in uno spazio scarno al di là di tutti i vizi e confort quotidiani egli avrà tutto il tempo per riflettere sul proprio passato, sugli sbagli e i rimpianti che compongono molto spesso la vita di ognuno di noi.
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Posted novembre 2nd, 2011. Add a comment
La pioggia cade incessante, i bambini corrono dall’auto verso casa, fradici vengono accolti dalla madre. Loro padre li segue, il tempo di un fugace sguardo verso la moglie e il campanello suona di nuovo. Un ruggito irrompe nell’accogliente quiete familiare: un proiettile sferza l’aria e si infrange nel petto dell’uomo frantumando la sua vita … e l’apparente normalità.
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Posted novembre 2nd, 2011. Add a comment
Capita che l’individuo non sia in grado di spaventarsi delle proprie azioni o, almeno, di non restarne sorpreso. Ma se qualcuno è vittima di uno stato paranoico, dove le inibizioni iniziano a venir meno e la lucidità della propria persona si affievolisce sempre di più, cosa potrebbe ricercare fuori da se stesso?
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Posted novembre 2nd, 2011. Add a comment
La Scuola dei Corvi è il nome affibiato alla Suzuran All-Boys High School. Genji, che si è appena iscritto, vuole conquistare la scuola unificando tutte le bande sotto il suo pugno, ma riuscire ad abbatterne i capi non è impresa semplice. Un vortice di violenza irrompe nelle varie aule, lasciando aleggiare tra la polvere scie di battaglie senza fine, nelle quali chi resta in piedi detiene il potere e chi cade viene spazzato via.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment
In una Corea in crisi un ragazzo sordomuto cerca disperatamente un rene compatibile per sua sorella, malata in stato terminale, incontrando personaggi simbolo della società moderna, in un mondo dove l’umanità sembra essersi definitivamente persa per strada.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment
Gli Yamazaki sono una famiglia giapponese composta dal padre che lavora come cronista ed è ossessionato dai documentari sulla violenza tra i giovani, dalla madre tossicodipendente e intrattenitrice in un locale a luci rosse, da un ragazzo che studia al liceo costantemente vittima di episodi di bullismo che si sfoga massacrando la madre, e da una giovane appena maggiorenne che si prostituisce in un albergo a ore. L’incontro del padre con una ambigua figura (il “Visitor Q” del titolo) porterà un riavvicinamento del nucleo familiare, in modo decisamente atipico.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment
In un futuro prossimo le prigioni di tutto il mondo sono state privatizzate. Un ragazzo di nome Ricky, viene rinchiuso in una di esse per aver ucciso brutalmente uno Yakuza, colpevole di aver assassinato la sua donna. In prigione Ricky si scontra con una moltitudine di assassini, sradicando la mafia che tiene le fila del carcere per difendere i più deboli e eliminare il male alla radice.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment
Giappone, 6° anno Meiji, il tradizionale isolazionismo del paese lascia spazio ad una (forzata) apertura verso le potenze occidentali. Il processo di modernizzazione viene accolto all’interno con turbolenza, in quanto visto dalla popolazione come snaturazione delle tradizioni nipponiche. In questo clima di lacerazione e disordini interni del paese si muove Yuki, bambina degli inferi, data alla luce per perseguire un obiettivo: la vendetta.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment
Giotto è stato definito il primo pittore a dipingere in volgare, quel pittore che attraverso le sue superfici fu capace di uscire da quel pensiero medievale tanto caro ai suoi predecessori. Inizia ad entrare così nella natura dell’uomo che lo vede più vicino alla realtà, al dramma e a quei dubbi quale reale forma di mutazione della propria consuetudine. Michelangelo, circa trecento anni dopo, completerà tale mutazione espletando la figura non più come copia della natura ma andando oltre, creando un nuovo modello universale di “umano”.
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Posted novembre 1st, 2011. Add a comment