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Una donna chiede aiuto in una strada desolata nel corso di una stravagante notte; un uomo prova a fare l’amore con una ragazza che rimane impassibile con lo sguardo perso nel vuoto; una ragazza nuda non riesce a dormire perché disturbata da due eccentrici tizi che indossano maschere di carnevale.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
“ATTENZIONE: La visione di questa pelli contiene alcune scene di violenza reale, pertanto si sconsiglia vivamente la visione al pubblico più sensibile.” Così viene introdotto il corto di Daniele Pesca che in 8′ e 12″ rivela tutta la sua truculenza.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Un uomo solo, Frank Cinzano, a bordo di una cadente citroen vaga sperduto in una campagna desolata. La voce gracchiante della radio della sua auto sembra l’unico contatto con l’esterno che questo essere vivente sembra avere mentre tutto intorno aleggiano morte e desolazione. Chi lo ha detto che per fare uno splatter bisogna andare negli States? L’Italia può offrire luoghi altrettanto paurosi, finiamola di scimmiottare gli americani. “L’estate fredda” di Claudio Tacchi, nei suoi 22′ e 30″, dimostra che si può fare un prodotto splatter con ambientazioni italiane senza scadere nel ridicolo.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
L’eloquente titolo lascia poco spazio all’immaginazione visto che richiama un cult-movie che non ha bisogno di presentazioni. Evil dead (o La Casa, com’è a noi italiani noto dopo le solite scelte alquanto discutibili) è il film che portò alla gloria Sam Raimi il quale, con un budget risicatissimo e grazie all’apporto di un meraviglioso Bruce Campbell, è tutt’oggi ritenuto un pilastro fondamentale dello splatter/horror cinema.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Le parole di un padre dette faccia a faccia a chi ha venduto la morte al proprio figlio, a chi per anni ha smerciato droga come caramelle, a chi ha scambiato il buco di un ago come unico motivo di vita. Condannato al peggiore degli inferni, legato e ammanettato, Spacciamorte non ha alcuna via di scampo, misero prigioniero di una lentissima vendetta.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Un film in bianco e nero chiamato ‘Flight of the Living Dead’ comincia mostrando una donna in panne che chiede aiuto a quello che si rivela essere uno zombie. Dopo una travagliata fuga, la donna arriva alle porte di una abitazione ma il ragazzo che sta guardando divertito questo film, si ritrova assediato da un’orda di morti viventi e decide di difendersi con una motosega…
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Un gruppo variegato di burini e perdigiorno si reca ad una festa di persone simili. In breve tempo tutto l’alcool viene deglutito dai giovani festanti e, senza alcool, la festa non può continuare. Tuttavia un provvidenziale intervento di uno degli invitati riesce a dare una svolta alla situazione: il giovane, infatti, invoca le forze demoniache per far loro moltiplicare i gradi alcolici dell’ultima bottiglia rimasta.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Un funereo bianco e nero avviluppa un uomo e una donna in un fatale rincorrersi nel tempo e nello spazio in una sorta di dimensione onirica dove lei ogni volta ferisce mortalmente l’uomo. In una girandola di situazioni irreali un’altra figura entra in campo con gli occhi bendati ed un sorriso da clown dipinto sulle labbra. La sua fragorosa ed inquietante risata si beffa dell’uomo, deridendone l’impotenza di fronte alla follia omicida della donna. Quando il circolo sembra chiudersi, un nuovo elemento entra in gioco ricominciando il giro.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
Immagini che si susseguono come vecchie foto sbiadite dal tempo, lontani ricordi che lentamente appassiscono perdendo il colore ma non la forma. Note di pianoforte che accarezzano il volto di una donna che ondeggia su un’altalena, quello di una bambina che lancia sassi in un lago, mentre il suono di un violino lontano riecheggia trascinando nell’aria un velo di tristezza. Identità che si nascondono dietro una nivea anonima maschera.
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment
“Tra abusi e piccole violenze quotidiane, scorre “tranquilla” la vita di una famiglia di emarginati come tante. Tutto è sempre uguale, forse troppo uguale nella triste periferia italiana… Qualcuno ubriaco e sopraffatto dalla sua violenza innata e ingestibile, qualcuno vive le sue crisi e l’incomunicabilità dentro e fuori le mura domestiche, qualcuno fissa il vuoto e gli basta, chiuso in un apparente muto autismo.
Ma tutti si puliscono l’anima a modo loro attraverso una società nichilista che loro stessi contribuiscono ad alimentare. Nel bene o nel male…”
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Posted dicembre 7th, 2011. Add a comment