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L’idea di base dell’opera prima di Jeff Buhler assomiglia molto al celeberrimo Shock Corridor di Samuel Fuller, ovvero il fingersi pazzo per indagare all’interno di un istituto psichiatrico, quello che praticamente fa il protagonista Jack (Jesse Metcalfe), preoccupato perché non ha più avuto notizie di sua sorella, ricoverata per una crisi psichiatrica.
Trevor Sands dirige un cortometraggio thriller dal titolo: Inside. Nella scena iniziale vediamo un uomo di nome Daniel che viene scortato lungo il grigio corridoio di un ospedale psichiatrico.
Un uomo sottomesso al potere della compagna, è costretto a trangugiare i disgustosi pasti che questa gli prepara. Un giorno la donna gli serve, spudoratamente, del cibo per maiali. Il limite della decenza è sicuramente stato superato e la follia vendicativa dell’uomo prende il sopravvento.
Musica jazz risuona tra i vicoli illuminati dalle innaturali luci al neon, caleidoscopi di colori che si intersecano seguendo l’improvvisazione, note che riempiono i silenzi delle strade, fumo di sigaretta che si innalza al cielo in spirali bianche trascinate via da una leggera brezza.
Un ragazzo ha la testa poggiata sul ventre di una donna con le labbra macchiate di sangue e la timbrica di voce che varia continuamente, ella lo spinge ad uccidere qualcuno. Una ragazza stacca minuziosamente frammenti di corteccia d’albero e, in un luogo fuori dal tempo, strane creature banchettano intorno a un tavolo. Ulteriore tassello incastonato dal team DoppioSenso Unico, insieme a Alma [Gotica] e Dracula, dipinto con la solita aria sognante cesellata da atomi di fiaba dark.
Ketamine Killers è la storia di un colpo semplicissimo che Carlos e Ramon, due piccoli criminali, decidono di mettere a segno ai danni di un vecchio solitario che vive in una zona isolata della città. Arrivano a bordo della loro Ford Capri e attendono il momento giusto per colpire ma, come accade nei migliori film horror, le cose non sono mai come sembrano.
Un uomo si avventura in un paesino sperduto in mezzo al nulla, una musica country di sottofondo lo accompagna in mezzo ai desertici ruderi che si reggono in piedi per un casuale gioco di forze. Ha in mano una valigetta dal misterioso contenuto, un probabile scambio che dovrebbe permettergli di cambiare vita. Il destino, tuttavia, sta covando tutt’altro percorso per l’uomo … rumori sinistri provengono dalle sue spalle, un volto nel buio si illumina fissando una sagoma d’uomo che sta per essere braccata e fagocitata.
Un ragazzo e una donna. Due sguardi che si incontrano e ritrovano nella notte. Il desiderio e la voluttà che si perdono nella realtà delle cose e nel dolore di una donna che è stanca e rassegnata. Una donna condannata dal suo stato, una donna che non può amare, si ritrova invece colpita da uno sguardo e da un viso emaciato, a cui sacrifica tutto il suo essere.
Un bambino, una stanza buia e un armadio: questi sono i tre elementi chiave di questo ottimo cortometraggio horror indipentende firmato dal regista de Il bosco fuori. Fin dall’inizio dell’opera notiamo subito di non aver a che fare con uno sprovveduto, bensì un talentuoso giovane regista innamorato di quel cinema di genere sviluppatosi negli anni settanta a cui rende chiaramente omaggio.
Un sicario silenzioso, in una fredda notte d’inverno, viene incaricato di uccidere una persona. La serata tuttavia sta per mutare … con l’arrivo di una ragazza che non può tornare a casa.
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THEM – W.H. Chizmar (review & interview)
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SACKHEAD:The Definitive Retrospective on FRIDAY THE 13th PART 2 – Ron Henning
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THE AFTERLIFE BOOK: Heaven, Hell, And Life After Death – Marie D. Jones & Larry Flaxman
POPULATION PURGE – Brian Johnson
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