INSIDE – Trevor Sands
Trevor Sands dirige un cortometraggio thriller dal titolo: Inside. Nella scena iniziale vediamo un uomo di nome Daniel che viene scortato lungo il grigio corridoio di un ospedale psichiatrico.
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Trevor Sands dirige un cortometraggio thriller dal titolo: Inside. Nella scena iniziale vediamo un uomo di nome Daniel che viene scortato lungo il grigio corridoio di un ospedale psichiatrico.
La “Cavalcata delle Valchirie” riecheggia nel silenzio della notte, fischiettata da un soldato imponente sul suo mezzo da battaglia. E’ buio, due figure – un uomo e una donna – attendono, finché le rasoiate delle mitragliatrici non rompono la quiete … ed enormi creature nel cielo iniziano la loro battaglia.
Innumerevoli sono i film dedicati al tema degli alieni giunti in visita o pronti a invadere la terra. A partire dallo scenario prospettato negli anni ’50 sullo stile de Gli alieni sono atterrati a quello degli anni ’80 con E.T., passando attraverso il filone seguito negli anni ’90 sulla scorta di Independance Day, arrivando fino ai giorni nostri con District 9.
Crudo e demenziale sequel di Necro Files, su cui non vale la pena indugiare. Logan, lo zombie che nel primo capitolo era stato sconfitto da due improbabili poliziotti, ha un fratello: Greg. Quest’ultimo è un ubriacone sadico assassino, un cannibale pazzo furioso.
Un segreto scottante, una donna in pericolo con un corpo da urlo (esposto da tutti punti di vista) e degli omicidi efferati, questi gli ingredienti principali della sconcertante opera di quel genio perverso chiamato Sergio Martino. Lo strano vizio della signora Wardh si puó considerare come il primo capolavoro del genere firmato da Mr. Martino il quale, a soli 29 anni, e con una ben magra esperienza cinematografica alle spalle, si butta a capofitto in un lungo metraggio che é ormai diventato culto per gli appassionati del genere.
George è un ricco industriale che invita un gruppo di amici a passare un weekend su di un’isola deserta, con lo scopo di parlare di un grosso affare. L’atmosfera si surriscalda quando uno degli invitati, il professor Farrel, si rifiuta di vendere il brevetto di una sua nuova scoperta, ma è solo l’inizio di una discesa verso una sequenza di omicidi che vede cadere gli invitati … come bambole prive d’anima.
In un teatro – il Museum of Wonders – sospeso a metà tra la vita reale e il sogno, troviamo lo specchio delle nostre stesse vite, troviamo la farsa delle nostre più grandi paure. Quali spettatori di vanità e orrori, ridiamo, ci meravigliamo, ci disgustiamo di nani, storpi, ballerine, divi, e altri personaggi che ruotano all’interno di questo luogo lontano dal consueto senso del pudore. Forse non rideremmo più con tanto gusto se pensassimo, per un secondo, a noi come trasfiguranti di quelle mascherine, di quei personaggi … nella vita di tutti i giorni.
Un cielo plumbeo incombe sulla fitta foresta di Shadow, striature grigie sembrano fagocitare il lembo di terra dove David vaga con la sua mountain bike. La guerra in Iraq che incombe come un’ombra (è un caso?) dietro le sue spalle, un vortice da cui non si può uscire ma da cui si rischia di essere risucchiati. Paura, oscurità sono filamenti di sangue che baciano catarsi e redenzione, tra le mani sporche di un tetro mietitore.
Psicoplasmica: Branca della psichiatria che permette di curare l’ira repressa, la depressione e le malattie psichiche facendo materializzare fisicamente i prodotti di ira, dolore, gelosia e senso di colpa. Il dottor Raglan è uno psichiatra molto controverso, pratica una terapia che in bilico tra ipnosi e psicodramma riesce a curare l’ira repressa dei pazienti. Tramite questa tecnica riesce a far concepire e partorire dei piccoli demoni dalle sembianze di bimbi che sono privi di ombelico, denti ed organi genitali.
Un ragazzo, costretto su una sedia a rotelle, vuole accedere al mondo fuori la propria stanza, ove è segregato. Un mondo che gli spetta di diritto, ma che fa di tutto per ignorare il suo problema o peggio ancora nasconde il proprio cinismo dietro un sorriso di circostanza. Una bimba cerca disperatamente di elevarsi dalla sua condizione di miseria.