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Il protagonista del corto, dopo esser stato colpito da un pallone da basket in pieno volto, si ritrova a dover convivere con un fantasma. Purtroppo il poltergeist, o meglio i cliché su tale fenomeno (sedia a dondolo che si muove, lampadario che oscilla … ), è solo l’inizio dato che via via si scopre che forse non è davvero un fantasma ciò che inquieta il protagonista ma magari qualcos’altro … come il senso di colpa.
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Posted dicembre 9th, 2011. Add a comment
Una ragazza distesa sul letto si abbandona all’abbraccio del sonno, lasciando vagare pensieri, paure ed angosce. Un colpo di pistola per infrangere l’immagine della sofferenza. Una corsa su una spiaggia dove le onde si poggiano delicatamente, avvolgendo nel loro pacato rumore sentimenti che inesorabilmente premono nel petto della ragazza. Una telefonata per catapultarsi nel concreto, sollevarsi e spalancare le porte al mondo.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
“Stavo andando a prendere il treno, e un bambino dietro l’angolo mi ha sparato”. L’idea è qualcosa di fondamentale, imprescindibile, per la riuscita di un cortometraggio indipendente. Spesso ci si trova di fronte a delle opere che, con un’estetica accattivante e una grammatica filmica corretta, tentano di nascondere l’assenza di qualsivoglia spunto creativo. Questo non è di certo il caso di E’ una giornata ideale per i pescibanana di Maurizio Failla.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Ogni bambino conosce il destino dei propri dentini: una volta caduti, la fata Dentina verrà a reclamarli lasciando in cambio qualche moneta. Ma cosa succede se, invece di questa fata, a desiderare dei denti nuovi sia qualcun altro?
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Un ragazzo si sveglia in una stanza bianca e spoglia. È solo e l’unico oggetto presente all’interno del luogo è un piccolo braccialetto, anch’esso incolore come il resto dell’arredamento. Subito dopo la telecamera inquadra una vasca sporca di sangue e di nuovo il ragazzo davanti allo specchio.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Due pedine, un killer, un dischetto. Un uomo e una donna stesi a terra in una stanza sporca e disordinata, due pistole vicino ai corpi, un PC con il vano cd aperto e vuoto. I due sembrano morti, ma improvvisamente lui si sveglia … iniziando a ricostruire quello che è successo.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Un documentario realizzato con una normale telecamera mette alla luce il mistero (mai risolto) di una villa infestata dai fantasmi dei suoi antichi proprietari, i White, che, a dispetto del loro cognome, non erano proprio delle candide persone: serial killer efferati che torturavano e ammazzavano le persone che osavano avventurarsi nella loro tetra villa. Devo dire che, per essere un lavoro low-budget, il ritmo di questo short-movie è veramente incalzante.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Dopo avere ucciso una donna, un uomo si risveglia nel proprio letto. Accanto a lui giace la sua ragazza. Come tutti i giorni si reca al lavoro in ufficio e, come sempre al termine della giornata, rientra subito a casa; nella stanza da letto, la ragazza dorme ancora. L’uomo, senza fare rumore, raccoglie un astuccio contenente siringhe ipodermiche, ma il sole sta già tramontando …
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Lui è accecato dalla gelosia. Vede fantasmi di altri uomini e scopre di avere problemi di fertilità: lei rimane incinta. Un momento di felicità trasformato in tragedia.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Quarantatre minuti di puro sadismo per un film che ha fatto il giro del mondo, ispirato omicidi a un pedofilo, ritirato, censurato e posto sotto investigazione da FBI e CIA. Niente male per una pura e semplice imitazione dello snuff-movie in cui un gruppo di loschi orientali vestiti di nero catturano una giovane ragazza e la sottopongo ad una serie di torture e violenze, sia fisiche che psicologiche, mentre in sovraimpressione scorrono: il numero di sberle e di calci subiti, la temperatura dell’olio bollente versatole addosso, il numero di ore durante le quali la vittima viene sottoposta all’ascolto forzato di rumori assordanti e il numero di giri sulla sedia sulla quale la vediamo roteare.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment