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Questa è la storia di Tulpan, la ragazza che non c’era, ma soprattutto è la storia di Asa (Askhat Kuchinchirekov) che, terminato il servizio militare nella marina russa, si arena nella desertica steppa del Kazakistan, la più grande nazione senza sbocco sul mare, che deve la sua economia specialmente a uranio e petrolio.
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20 dicembre 2012: ventiquattro ore prima del giorno che, secondo l’ormai celeberrima profezia maya, farà calare il sipario sulla terra e l’umanità tutta. Il giovane regista statunitense Shane Bissett (assistente di produzione per blockbuster come Rocky Balboa, Amabili Resti e Giustizia Privata), ventisei anni, prova a immaginare cosa farebbe un suo coetaneo in quella data.
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Un gruppo di sconosciuti si ritrova intrappolato all’interno di un gigantesco cubo. La loro unica possibilità di sopravvivere è trovare l’uscita in una costruzione che si rivela disseminata di trappole mortali, capace di esasperare le anime che vi vagano dentro. Ce la faranno a rivedere la luce del sole?
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Posted settembre 28th, 2012. Add a comment
L’eterno supplente Henry Barthes nel suo peregrinare si ritrova in una scuola americana, dove la degenerazione non tanto intesa come morale ma come decadenza motivazionale degli studenti raggiunge picchi inenarrabili. Egli si pone come professore dagli intenti culturali più che pedagogici, demiurgo involontario in un mare di fogli strappati che volano tra il rumore di classi deserte. Ma Henry Continue Reading…
Posted settembre 25th, 2012. Add a comment
L’inizio di A wet dream on Elm street è significativo nonché esplicativo del tenore del lavoro di Lee Roy Myers: una coppia fa sesso (come aspettarsi qualcosa di diverso in un film del genere??) e lei, una volta terminato, si gira dall’altra parte trovando il nostro Freddy … ed eccitata dalla situazione ci si scaglia addosso!
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Posted settembre 24th, 2012. Add a comment
Non sono state diffuse molte informazioni sugli effetti psicologici dei viaggi spaziali … Armstrong, che probabilmente è il solo uomo per cui il ventesimo secolo verrà ricordato fra 50.000 anni, rifiuta ostinatamente di parlare del suo allunaggio (James Graham Ballard). James G. Ballard dichiarava come principale ispirazione per l’omonimo romanzo l’assassinio di J. F. Kennedy.
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Posted settembre 21st, 2012. Add a comment
Prima che il capolavoro conosciuto col nome di Martyrs rivoltasse la scena horror (nonché molti stomaci, incluso quello del sottoscritto), Pascal Laugier era niente più di un regista come tanti, con alle spalle soltanto un’insapore ghost-story (Saint Ange), passata giustamente sotto silenzio un po’ ovunque.
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Posted settembre 19th, 2012. Add a comment
Questa è la storia di Jonathan, un giovane americano-ebreo collezionista, che realizza inconsapevolmente un viaggio nel tempo, raggiungendo una città e un’epoca che (ri)vivono solo negli oggetti/ricordi conservati da un’anziana donna sopravvissuta alla furia nazista.
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Posted settembre 18th, 2012. Add a comment
Prometeo è colui che ha sfidato gli dei e ha regalato agli uomini non la vita eterna, non l’eterna giovinezza ma quella consapevolezza, quell’intelligenza, quella scintilla che guizza negli occhi, tipico dell’essere umano. Il fuoco che Prometeo regala all’umanità non è utile solo per ricevere tepore, per cuocere cibi, ma è il simbolo dell’intelligenza umana. La razza umana possiede innatamente delle caratteristiche che la collocano di diritto nel regno animale, pur non essendolo, o meglio egli è un animale particolare perché ha facoltà di scelta.
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Posted settembre 14th, 2012. Add a comment
L’acronimo che titola il film di Stefano Sollima (già regista di serie tv come Romanzo Criminale e La Squadra) è lo stesso che campeggia su molti muri italiani e non, simbolo universale del disprezzo indiscriminato nei confronti delle forze dell’ordine.
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Posted settembre 13th, 2012. Add a comment