SMALL TOWN FOLK – Peter Stanley-Ward
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È solo il grande affetto che mi lega sin dall’adolescenza a questo stupidissimo film di Ovidio G. Assonitis e mi porta a considerare la versione a otto tentacoli di Jaws un piccolo cult degli anni 70.
Durante le riprese di un capitolo della saga di The Toxic Avenger il regista (che qui assume il nome di Larry Benjamin, si presenta cieco e piscia come un idrante) vede gradualmente decimarsi la sua troupe di punk, freak, puttane e lardosi. Un misterioso serial killer vestito come una dark lady dalla voce squillante, infatti, si aggira per gli studios compiendo massacri oltre le righe: strappa a mani nude il feto a un’attrice, infila nelle scale mobili il produttore ciccione, butta in padella il cervello ad un cocainomane, e altre amenità.
“Poichè la crudeltà del fato mi riservò ingiusta sorte tra queste colline tornerò a seminare la morte!“, 1340 Pengynsville. Un contadino accusato di aver stretto un patto con il diavolo è condannato ingiustamente allo squassamento dal tribunale dell’inquisizione. In punto di morte dichiara vendetta.
Siamo di fronte alla trasposizione cinematografica del racconto Macelleria mobile di mezzanotte, scritto da Clive Barker, contenuto nel libro Splatter Punk (uscito in Italia a metà degli anni ’90).
Logan, un assassino spietato e cannibale, viene ucciso da alcuni poliziotti. Nove mesi dopo un gruppo di ragazzi satanisti compie un rito sulla sua tomba: sacrificano e seppelliscono un neonato, “santificando” tutto con l’urina. Al termine del rito il morto resuscita, tramutato in zombie, dotato di una enorme appendice … che fuoriesce dal pantalone.
THE SIGNAL è il fulgido esempio di come l’horror indipendente possa ancora confrontarsi testa a testa con l’horror di “serie A”, spesso più mero giocattolo che lavoro ispirato. Prima di iniziare la recensione è doveroso sottolineare che il libro di Stephen King – The Cell - è stato scritto in concomitanza con la realizzazione di quest’opera cinematografica, perciò anche se risulta incredibile la somiglianza dei temi trattati nelle due storie, è una coincidenza.
In un atipico collegio per signorine, 5 ragazze trascorrono la loro vacanza-studio, svolgendo tra le altre cose atipiche lezioni di teologia. Durante il corso le ragazze hanno il compito di comparare gli dei delle diverse religioni pagane. Una in particolare sceglie di svolgere una ricerca sul mito di Lilith, ritenuta da alcune credenze prima e malvagia moglie di Adamo, cacciata dal paradiso per la sua malvagità. Le ragazze, superficiali e frivole, per gioco decidono di seguire le “istruzioni” per invocare Lilith scritte un vecchio manoscritto, credendola capace di realizzare i più intimi e immorali desideri. Continue Reading…
Secondo guerra mondiale, 1936. Il Terzo Reich invia negli Stati Uniti alcuni storici di occultismo con l’intento di ritrovare antiche rune di orgine vichinga allo scopo di risvegliare poteri oscuri. Una famiglia aiuta Richard Wirth a diventare una sorta di vampiro, sino a quando una coppia di fratelli inizia a seguire le gesta del mostro …
Il piccolo Joshua sta per partire assieme alla sua famiglia, per una vacanza di un mese in un piccolo paese di campagna di nome Nilbog. I quattro [padre, madre, figlia e figlio], abituati ai frenetici ritmi della città, vanno a prendere il posto di una famiglia del luogo per distendersi e riscoprire la qualità autentica della vita contadina. Almeno questo è il piano dei coniugi Waits.