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Un meraviglioso piano sequenza aereo segue un’elegantissima carrozza trainata da due cavalli bianchi, fino all’arrivo a destinazione. L’ingresso in una sfarzosissima villa partenopea, la discesa dei due novelli sposi, lo scatenarsi della festa.
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Questa è la storia di Tulpan, la ragazza che non c’era, ma soprattutto è la storia di Asa (Askhat Kuchinchirekov) che, terminato il servizio militare nella marina russa, si arena nella desertica steppa del Kazakistan, la più grande nazione senza sbocco sul mare, che deve la sua economia specialmente a uranio e petrolio.
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20 dicembre 2012: ventiquattro ore prima del giorno che, secondo l’ormai celeberrima profezia maya, farà calare il sipario sulla terra e l’umanità tutta. Il giovane regista statunitense Shane Bissett (assistente di produzione per blockbuster come Rocky Balboa, Amabili Resti e Giustizia Privata), ventisei anni, prova a immaginare cosa farebbe un suo coetaneo in quella data.
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Alice is beautiful racconta di sentimenti senza indagare su un legame di coppia come tanti, in quanto le emozioni in questione sono a senso unico, ma non per questo meno intense o vere. Ci troviamo a seguire da vicino il protagonista, Fabio, mentre si prepara con cura per raggiungere la sua Alice, accorgendoci ben presto che qualcosa non va. Continue Reading…
Posted settembre 7th, 2012. Add a comment
Vi sono due tipi ben distinti di cinema indipendente, il primo, quello che arriva più facilmente al grande pubblico, è quello che punta su plot scarni ma dal forte appeal, girato e curato in modo diverso dai film hollywoodiani tipo, capace di donare l’illusione di assistere a tutt’altro tipo di cinema mentre, in realtà, si ha davanti il solito contenuto diversamente infiocchettato.
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“Stavo andando a prendere il treno, e un bambino dietro l’angolo mi ha sparato”. L’idea è qualcosa di fondamentale, imprescindibile, per la riuscita di un cortometraggio indipendente. Spesso ci si trova di fronte a delle opere che, con un’estetica accattivante e una grammatica filmica corretta, tentano di nascondere l’assenza di qualsivoglia spunto creativo. Questo non è di certo il caso di E’ una giornata ideale per i pescibanana di Maurizio Failla.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Un uomo entra in casa, accende la luce e il fornello del gas. Sedutosi in cucina tira fuori una pistola e la appoggia sul tavolo mentre lentamente inserisce le pallottole nel caricatore.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Joseph è un bambino africano appena arrivato nella sua nuova classe in Irlanda. E’ silenzioso e diffidente, così viene subito preso di mira da alcuni suoi compagni: ma lui sa come difendersi, perché, nel suo paese, è dovuto crescere in fretta.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
In un tempo indefinito, in una delle più belle piazze di Bologna, un uomo e una donna sono seduti in un bar. I due sono silenziosi, lei particolarmente nervosa. Un flashback ci porta fuori città, raccontando di un omicidio … per il quale la ragazza, oggi, sembra mostrare rimorso. Continue Reading…
Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment
Una volta ogni tanto, capitano film che non hanno bisogno di dire o fare poi molto per lasciare il segno. In questo caso è un cortometraggio a farlo, Strangers. Pellicola senza dialoghi, sono lo stile narrativo, le azioni, le espressioni facciali e l’intensità delle scene le armi usate per spingere lo spettatore nella vicenda e renderlo partecipe degli eventi.
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Posted dicembre 8th, 2011. Add a comment