UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO – Gábor Reisz
Per Ábel Trem (Gáspár Adony-Wals) la vita è veramente difficile a causa del suo forte desiderio di libertà oppresso dal giudizio inappellabile del padre György (Istvan Znamenák), severo e fiero patriota.
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Per Ábel Trem (Gáspár Adony-Wals) la vita è veramente difficile a causa del suo forte desiderio di libertà oppresso dal giudizio inappellabile del padre György (Istvan Znamenák), severo e fiero patriota.
Alex e Jamie sono una coppia in crisi, che cerca un modo di ritrovare una strada comune immergendosi in un viaggio verso i luoghi di infanzia di una delle due donne, nel Missouri. Il viaggio si trasforma in incubo quando, in seguito ad un incidente in canoa, si trovano intrappolate in un’area invasa da zombie e coinvolte in una guerra tra milizie rivali.
Superata l’era delle guerre climatiche, Ewa sembra essere l’ultimo essere sulla Terra. Almeno l’ultimo essere umano. Per proteggerla e farle compagnia c’è Arthur, un robot il cui compito principale è vigilare sul perimetro del loro rifugio. La quotidianità scorre monotona finché, un giorno, Ewa esce dal perimetro proprio il giorno in cui vi è la password reset, dimenticando il libro dei codici all’interno del perimetro. Proprio quella delimitazione che il robot deve regolamentare… senza alcuno sconto per nessuno.
Un’auto sballottata, un uomo e una donna dentro, poi il buio. Liam si risveglia senza alcun ricordo, sembra avere una strana “maledizione”(o “potere”?) che uccide chiunque gli si avvicini all’interno di un determinato raggio. Disperato cerca di allontanarsi da chiunque fin quando non scopre Jane e il suo “potere”.
Il regime di Ceausescu è in caduta libera, ma le sue regole restano ancora in piedi. Una di queste vieta l’aborto. Otilia ha una gravidanza non voluta in corso e, aiutata dalla fedele amica Gabjta e supportata da un medico che sta rischiando di gettare via la sua professione, decide di abortire.
San Paolo. La vita di Val prosegue serenamente, all’apparenza in maniera spensierata, mentre spolvera, pulisce una casa di una famiglia bene e ne accudisce il figlio della coppia, Fabinho. Val è dieci anni che lavora per mandare i soldi a casa, a costo di non veder crescere la propria figlia, Jessica, che, per sostenere un esame di ammissione in una facoltà di San Paolo, diviene ospite della famiglia e riabbraccia la madre.
Jack e la mamma vivono in una stanza. Vivono nella stanza, l’unico mondo che Jack conosce. Cinque anni di prigionia, cinque anni senza sapere cosa c’è fuori se non attraverso lo schermo di una vecchia televisione a tubo catodico e un piccolo ritaglio di finestra che guarda verso il cielo. Anni di isolamento, anni di sofferenza, durante i quali il “vecchio” Nick entra e detta le regole alla mamma, violentandola.
Joan (June Carlson) è una giovane e sprovveduta fanciulla che si innamora di Jack (Bob Lowell) e che, nel modo più puro, chiede alla madre Sarah (Lois Austin) consigli riguardo il sesso. La madre, bigotta legata ai dettami del matrimonio, si rifiuta di andare incontro alla richiesta della figlia, lasciandola esplorare le vie del sesso senza alcuna conoscenza o preparazione.
Fabio è un ragazzo che vive le sue giornate ingoiato dalla routine e da un senso di disagio sociale che lo porta a frequentare prostitute, senza però trarne soddisfazione, oltre che sfasciarsi con l’alcool. Un dolore lungo, pungente, lo attanaglia, ogni mattina. Un incontro con la sua ex sembra risollevarlo, una speranza di gioia gli riempie il cuore, ma quando capisce che per lei è stato solo un momento di nostalgia, sprofonda ancora di più nella rabbia e nell’amarezza.
Sandra ha subito una profonda depressione e, proprio per questo, si trova ad essere indicata come passibile di licenziamento. Proprio i suoi colleghi devono decidere sul suo destino: intascare un bonus di 1.000 euro lasciandola a casa oppure rinunciarvi mantenendo il posto della collega.