BREAKING BAD – Season 3
Walter White e Jesse Pinkman si ritrovano a preparare metanfetamina nel laboratorio più attrezzato della loro vita, un contratto (virtualmente) siglato con il più grande distributore della zona, un milione e mezzo di dollari in tasca a testa per 3 mesi di lavoro e … tanto pollo croccante sempre pronto per loro grazie alla catena Los pollos Hermanos.
Ritmo incalzante, battute sfolgoranti e politically uncorrect sono elementi caratterizzanti per una delle serie più originali e coinvolgenti dell’ultimo decennio. Breaking bad, anche in questa sua terza stagione, raccoglie bracciate di paranoia post 11 Settembre catalizzando l’attenzione all’interno dei propri confini, plasmando un “nemico” tanto atipico (un educato professore di chimica del liceo) e bruciando le tappe del percorso di vita di un ventenne tossico e, nel suo piccolo, simbolo amorale di un’America incapace di crescere i propri figli.
Questa terza stagione vede non solo la crescita di Walter e Jessie, ma anche l’approfondimento di nuovi personaggi cardine come Gustavo e Mike, girovagando intorno alle loro vite, spulciandone i segreti dietro le apparenze, ascoltandone le divagazioni senza mai giudicarne le intenzioni. Breaking bad stagione 3 mantiene alto il livello per quasi tutta la sua durata, con alcune piccole cadute dovute ad imperfezioni di sceneggiatura e momenti di stanca dovuti ad una serie di svolta tra una perfetta seconda e una epocale quarta stagione.
