BLUE VALENTINE – Derek Cianfrance
Cindy (Michelle Williams) è una ragazza esuberante esternamente, rinchiusa in una cella di mutismo all’interno delle mura di casa. Cindy rimane incinta quando non è pronta, ancora troppo giovane. Dean (Ryan Gosling) è un ragazzo che si è rimboccato le maniche per lavorare, possiede un cuore gentile anche se non è scevro da vizi. Cindy e Dean rivivono la loro storia mentre stanno andando incontro a quella che può essere l’ultima notte insieme.
Una storia d’amore vissuta tra alti e bassi, un rapporto tra due persone che inevitabilmente influisce sulla vita di una bambina (Frankie) prima che su di loro, un lento decorso che anche se innestato in uno solo di loro, cresce come un cancro attendendo solo il momento di giungere inesorabilmente ad uno snodo. L’amore vissuto tra le gioie ed i dolori, tra la passione e l’affievolirsi dei sentimenti, tra il desiderio di incontrarsi e quello di sfuggirsi, questo è Blue Valentine.
Portato in grembo per oltre 10 anni, in quanto iniziato a scrivere nel 1998, il film di Derek Cianfrance si distingue per quel fascino indipendente lontano indefinitamente dalla patina hollywoodiana, nonostante i protagonisti, girato in 16 mm durante i flashback, per donare quel calore unico nei colori e in digitale nel presente. Blue Valentine racconta di sentimenti vividi e palpitanti, rivivendo momenti di una storia in parallelo al disagio del presente, senza mai (auto)commiserarsi o giocando sulle corde più semplici da pizzicare con momenti topici.
Perfetti gli attori, un Ryan Gosling evoluto/involuto tra passato e presente, sofferente ma ancora capace di voler dire sempre l’ultima parola, e una Michelle Williams dallo sguardo volto altrove, incubatrice di negatività che a poco a poco si raccoglie sino a deflagrare. Personaggi veri che non si lasciano amalgamare al mood di chi osserva, evitando la classica evoluzione dei personaggi di commedie o drammi hollywoodiani, raschiando via dalla loro stessa pelle frangenti di scontata bontà, presentando attitudini negative (Cindy), e quindi facilmente detestabili, o positive ma discutibili (Dean). Terribilmente reale.