BEYOND REANIMATOR – Brian Yuzna

Herbert West è un mad doctor in grado di rianimare i cadaveri grazie ad una iniezione di liquido verdastro di sua invenzione … ma non è in grado di porre un freno alla loro furia omicida. Incarcerato in seguito ai suoi esperimenti, West riesce a continuare gli studi all’interno del penitenziario grazie all’aiuto di un giovane dottore, che da tempo conserva una fiala del siero verde. Proprio nella struttura carceraria riesce a capire come donare una parvenza di umanità ai resuscitati.

Terzo capitolo della saga ispirata ad un racconto di H.P.Lovecraft iniziata più di venti anni fa dall’accoppiata Stuart Gordon e Brian Yuzna oggi anche nella veste di regista (come nel secondo episodio). Il tempo è passato e la saga inizia a tirare troppo la corda cadendo nella ripetitività e proponendo situazioni ormai banali, basandosi su una sceneggiatura piena di buchi che vorrebbe giocare con lo humour nero ma che finisce per forzare eccessivamente la mano.

I personaggi sono stereotipati (tranne per il grande Jeffrey Combs di nuovo nei panni del dottor West) e gli effetti speciali non sempre sono curati come ci si potrebbe aspettare dal veterano Screaming Mad George, anche l’orgia di sangue finale è eccessivamente stemperata da gag inutili e imbarazzanti. Nonostante ciò il film si lascia guardare dall’inizio alla fine proprio perché l’atmosfera ricreata trascina lo spettatore sui lidi dei vecchi capitoli, trasportandoci direttamente in quelle cantine maleodoranti di muffa e putrefazione dove arti mozzati umani e animali venivano ricuciti e riportati in vita, dove scorrevano litri di sangue sotto lo sguardo attento e beffardo del dottor West.

Chi non l’ha fatto visioni le prime due pellicole, irrimediabilmente ci si sentirà attratti da questo seguito anche se occorre essere coscienti che gli anni ottanta sono stati cancellati dalla mente di Yuzna e la sua mano oggi vacilla eccessivamente. Speriamo che un siero verde possa rianimare anche lui.