BAD & BREAKFAST – David Florio e Stefano Caronia
Un povero viandante ha la pessima idea di fermarsi presso un Bed&Breakfast (anche se il “Bad” del titolo è più appropriato) gestito da un fantomatico David Gilmoure, nome che suonerà familiare a chi di voi è Pink Floydiano. Quest’ultimo è un logorroico, fastidiosissimo, losco figuro capace di ammorbare anche l’orecchio più paziente, come quello del viandante, sino ad indurre veri e propri incubi.
Simpatico cortometraggio amatoriale scritto, diretto ed interpretato da David Florio e Stefano Caronia. Un demenziale sprazzo di anti-lucidità in cui il figuro occhialuto innesca l’harakiri nei neuroni del poveraccio che si trova davanti. Un alternarsi di strimpellamenti di vari strumenti musicali, parole su parole che come una raffica di vento colpiscono l’orecchio dell’ascoltatore, modi di porsi nevrastenici e logoranti.
L’horror della pellicola sta tutta negli incubi di cui è succube il malcapitato di turno (che vede sempre il tipo con gli occhiali anche dentro l’armadio!), che si dimena nel letto e subisce l’inseguimento dell’aguzzino tedioso anche nel sonno. In un crescendo che mescola realtà a sogno, si raggiunge l’apice con il finale deliberatamente citazionionistico (Shining di Stanley Kubrick), degna conclusione di una parodistica discesa in una possibile realtà quotidiana.