AVENGERS: AGE OF ULTRON – Joss Whedon
Con lo S.H.I.E.L.D. ormai smantellato e gli Avengers in azione, l’equilibrio planetario sembra al sicuro. Quando in seguito ad una missione di recupero la squadra di supereroi rinviene Ultron, un avanguardistico programma informatico dotato di coscienza, Tony Stark (Robert Downey Jr.) intravede in esso ghiotte opportunità: in primis, affidare ad esso il mantenimento della pace sul pianeta e liberare così gli Avengers dalla logorante e compromettente missione di vigilanza.
Ultron, attraverso dei potenti droni robotici, potrebbe diventare una rete globale di pace e tenere il globo lontano da qualsiasi minaccia. A meno che Ultron, certo, non identifichi proprio nell’uomo il germe da estirpare, e nella sua estinzione la chiave per la salvezza della Terra. Se così fosse gli Avengers avrebbero ben poco tempo per la desiderata “bisboccia”, e si ritroverebbero a fronteggiare un robo-esercito implacabile, ciecamente intenzionato a sradicare la vita umana in ogni sua forma …
Detto fatto, Iron Man, Capitan America, Hulk, Thor, Vedova Nera e Hawkeye si ricompattano per affrontare l’apocalittica minaccia nell’attesissimo, undicesimo film dell’Universo Marvel. Sequel dell’acclamato The Avengers (2012), Age Of Ultron riparte dalle confermatissime regia & penna di Joss Whedon; il regista punta sulla legge del “più è, meglio è”, riversando nel racconto una vera e propria marea di personaggi, dai sopraccitati ed immancabili protagonisti a una manciata di gradite new entries dove spiccano i controversi “Gemelli” Quicksilver e Scarlet Witch interpretati dal duo Aaron Johnson / Elizabeth Olsen (già sugli scudi del recente Godzilla).
Siamo alle prese con un superkolossal che si gioca sulle collaudate coordinate dei recenti film Marvel; allo spettacolare impatto visivo, volendo sorretto da un buon 3D, si unisce l’affinata caratterizzazione dei personaggi e le intriganti dinamiche che si sviluppano fra di loro. Così, mentre regalano una nuova speranza al mondo, gli Avengers combattono contro i loro demoni personali: che sia il sogno di una famiglia, il senso di colpa, la convivenza col proprio lato oscuro o una vendetta personale, ognuno deve guardarsi dentro ancor prima che al mondo.
Nell’epopea digitale piena zeppa di combattimenti (memorabile quello tra Iron Man ed Hulk!) e parabole scenografiche, è questo versante intimo e psicologico a fare davvero la differenza ed elevare un canovaccio buono ma fin troppo classico negli snodi. Oltre, ovviamente, alla massiccia dose di ironia e umorismo disseminata nel film. Le stoccate di Stark, l’ingenuità di Thor, i bisticci fra eroi sono brillanti e segno che il cast e la sua calibrazione sono sempre più vicini alla perfezione.
Age Of Ultron alterna nuovi elementi ad ammiccamenti spudorati (ma graditi) ai precedenti film, richiama volti noti e guarda al futuro, ricordandoci che l’agenda cinematografica del fan Marvel non è mai stata così gremita. Ed è strano parlare poco del racconto tecno-minaccioso che motiva il film, dei cattivi e della lotta tra bene e male: in effetti l’unico rischio è che in questa insalatona mista a cento all’ora si perda un po’ il focus del racconto. Ma del resto, a chi importa chi vince la battaglia? Bene vs male sarà sempre la guerra del passato, del presente e del futuro, con nuove minacce e nuovi paladini, nuovi costumi e nuove armi, che ci riporteranno sempre in sala, sempre con la bavetta alla bocca, sempre un po’ bambini. E come sempre, ormai dovreste saperlo, non andatevene sui titoli di coda.
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