ADAM RESURRECTED – Paul Schrader
La polvere sembra inghiottire gli uomini. Un trenino giocattolo si trasforma in un carro bestiame dove sono stipati ebrei. Una struttura nel mezzo del deserto, loculo sanitario che accoglie anime che si confondono in mezzo i granelli di sabbia che li circondano.
ADAM RESURRECTED ci mostra la caduta di Adam Stein, abile cabarettista sullo sfondo della Berlino di fine anni ’20. Una parabola ascendente che si trasforma in discendente non appena le sue origini vengono rivelate … mentre il terrore nazista avanza ingoiando tutto e tutti e lui si ritrova a quattro zampe per compiacere i suoi aguzzini. Si vira sino agli anni sessanta ed essere un sopravvissuto dell’olocausto significa avere la propria vita come bene più prezioso. Adam adesso si trova in un istituto di igiene mentale e deve affrontare il fardello che si porta dietro, lottando contro i fantasmi del passato.
Tratto da un romanzo di Yoram Kaniuk del 1968 (originariamente chiamato “Man, son of a dog“), l’ultimo film di Paul Schrader mostra tramite il viso sofferto di un Jeff Goldblum al massimo delle doti recitative, l’orrore dell’avanzata nazista. La devastazione dell’essere umano, decostituito dalla propria umanità, asservito al piacere altrui e trasformato in cane per un perverso gioco, guidato da un letale Willem Dafoe. Le note di un violino a sottolineare il cammino della sofferenza tratteggiato da Schrader, in un percorso dove la luce non può mai illuminare il sentiero. Nemmeno alla fine.
Lontano dalla moltitudine di film che hanno già parlato dell’olocausto, ADAM RESURRECTED narra del cammino di un uomo (Adam) messo di fronte alle proprie paure dopo anni (il paziente della clinica che crede di essere un cane), pronto ad affrontare il peso che si trascina inesorabilmente sulle spalle (la morte della moglie e della figlia) con lo sfondo storico del nazismo e del problema israelitico attuale. Il nucleo tematico non è il nazismo osservato tramite la sofferenza degli uomini, ma l’uomo osservato tramite la parabola nazista.
Alcune lungaggini, un finale pseudo-biblico e determinate forzature (il bambino-cane) tendono ad appesantire il film, tuttavia l’importanza di ciò che si vuole narrare (inclusa l’incursione nelle tematiche religiose care a Schrader) riescono a far guardare ADAM RESURRECTED in maniera attiva, riflettendo su una materia ancora calda … impossibile da scrutare come spettatore passivo.
Presentato in anteprima in Italia al Ravenna Nightmare Film Festival 2010, ancora in attesa di distribuzione.
VOTO: 7/10
Un film di Paul Schrader
con Jeff Goldblum, Willem Dafoe, Vasile Albinet, Idan Alterman
Germania, USA, Israel, 2009