ORCE – Diego Carli
È passato oltre mezzo secolo da quando un gruppo di abitanti della Lessinia ha ucciso un essere che si aggirava tra i monti, nutrendosi del bestiame. Tuttavia la specie del cosiddetto Orce (“Orco” in lingua cimbra) non si è estinta, e a scoprirlo (e subirne le conseguenze) è una famiglia che si addentra nelle montagne per un apparente weekend di puro relax ed escursioni. Ignorate le indicazioni di un abitante del luogo, il gruppo si inoltra in un territorio che per tradizione non doveva essere calpestato, imbattendosi nella creatura che ne difende l’inviolabilità.
Che piacere trovarsi di fronte un lavoro come quello orchestrato da Diego Carli (regia, sceneggiatura) e Paolo Rozzi (soggetto e sceneggiatura): un cortometraggio professionale, curato e realizzato da un gruppo con esperienza ben consolidata in diversi contesti. Sebbene la storia dell’orco che vive tra le montagne non è nulla di originale, la messa in scena ne esalta le qualità e la breve durata (circa 26 minuti) non ne appesantisce la struttura. Il sangue non manca e i trucchi sono tutti artigianali, niente computer graphic che avrebbe reso il contesto impalpabile ed eccessivamente finto: si ripara ad alcuni problemi di budget con un montaggio (curato da Alessio Furlan) che si districa tra accelerazioni/ralenti e immagini artefatte. Interessante vedere tra gli Extra del DVD il backstage con alcuni trucchi “svelati” e la creazione delle maschere per l’orco (interpretato da Nicola Cracco).
Vorrei fare un plauso alla fotografia di Davide Pachera, nitida e pulita, oltre che alle musiche di Zanfretta e Veronese che tra violini, cornamuse e voci bianche riescono a donare un fascino unico alle sequenze dove le distese verdi che si affacciano dalle montagne la fanno da padrone, con atmosfere rarefatte e dal sapore antico (esaltate da costumi e scenografie ricercate).
In coda segnaliamo anche il significato che gli autori hanno voluto dare alla pellicola “Sopravvivenza fisica come metafora della sopravvivenza culturale di una tradizione che va scomparendo e che egli (l’orco, nda) è suo malgrado, l’ultimo erede“. Aspettate la fine dei titoli di coda, un’ultima sorpresa chiude il film.
VOTO: 7.5/10
Regia-Sceneggiatura: Diego Carli
Soggetto-Sceneggiatura: Paolo Rozzi
Cast: Giulia Turrini, Michele Argiolas, Laura Cesaro, Nicola Rossi, Roberto Vandelli
Scenografia-Effetti speciali: Piero Ottusi
Musiche: Emanuele Zanfretta, Anna Veronese
Fonico: Martina Dalla Mura
Fotografia: Davide Pachera