NUDA PER SATANA – Luigi Batzella
Una chiamata notturna urgente costringe il dottor William Benson a recarsi presso un casolare sperduto nella campagna. Mentre guida una donna appare improvvisamente sulla strada facendogli perdere il controllo della vettura. Schiantatosi contro un lato della collina il dottore sviene, per poi ridestarsi improvvisamente, mentre un’analogo incidente sta accadendo a una giovane donna, Susan.
Benson si trascina sino a una villa per chiedere aiuto. Da questo momento iniziano una serie di visioni, orchestrate dal padrone di casa, che porteranno il dottore sino all’orlo della follia.
Ecco una pellicola esemplare di un genere che prese piede in Italia a metà anni ’70, un misto di giallo gotico dove l’erotismo la fa da padrone per (tentare di) nascondere l’assoluta vacuità di una trama a dir tanto abbozzata. Luigi Batzella (con lo pseudonimo di Paolo Solvay) dirige con mano ferma, pienamente cosciente di cosa sta realizzando. Gli eventi si susseguono sconclusionati, il tema del doppio è utilizzato senza alcuna motivazione peraltro in maniera alquanto banale, con la personalità malvagia di William o Susan che si materializzano per mettere in difficoltà la controparte sino alla presa di coscienza finale.
Il resto sfiora la noia, alla fin fine le lunghe passeggiate tra i giardini o i corridoi, oppure i pomposi dialoghi tra i protagonisti sono soltanto un intervallo tra una scena di nudo e l’altra dove le grazie del cast femminile vengono pienamente messe in risalto. Incredibilmente trash la scena del ragno (malamente realizzato con cartapesta) che insinua l’urlante fanciulla di turno, oppure quella in cui si vede “uscire” dal quadro il padrone della villa. Impossibile non citare anche l’orgia finale, esilarante nel momento in cui i due uomini si mettono a danzare.
NUDA PER SATANA è il classico caso in cui un film brutto si tramuta in cult, in quanto risulta impossibile resistere al fascino weird profuso, nonostante la noia.
VOTO: 5.5/10
Cast: Augusto Boscardini, Rita Calderoni, Stelio Candelli, James Harris, Barbara Lay, Renato Lupi, Iolanda Mascitti, Alfredo Pasti
Regia: Paolo Solvay
Sceneggiatura: Luigi Batzella
Italia, 1974