KATATONIA – “Dead end kings”
La sintesi dark-rock dalle sfumature pop, spezzata da (lontani) echi doom è quanto ascoltabile nei Katatonia del 2012 (e degli anni subito precedenti), arrivati nuovamente tra di noi con la bizzarra ed evocativa cover di questo Dead end kings.
La strada inseguita è, quindi, quella di una serie di mid-tempo giocati sulle atmosfere e su una voce calda, capace di evocare momenti malinconici asserviti ad un mood di fondo unico e ammaliante. Non aspettatevi alcuna soluzione innovativa, peregrinate le chitarre ed il basso dietro le quinte per dar spazio ad una forma-canzone lineare quanto di impatto emotivo, allentate l’influenza della batteria (mai fondamentale per la band, in realtà) ed eleggete il comparto tastieristico in prima linea. Avrete formato Dead end kings.
Non spaventatevi leggendo le parole sopra, le canzoni, intese come sfogo emozionale, sono veramente il forte di questo album, per cui se non temete il genere troverete solo piacere (e decadente tristezza) nell’ascoltare le track che via via si susseguono, senza una vera e propria hit ma con molte ottime song, tra cui spiccano “The One You Are Looking for is Not Here” (supportata da Silje Wergeland dei The Gathering) o “The racing heart”. Nessuna progressione ma ottima qualità complessiva, come lamentarsi?
Tracklist
1. The Parting
2. The One You Are Looking for is Not Here
3. Hypnone
4. The Racing Heart
5. Buildings
6. Leech
7. Ambitions
8. Undo You
9. Lethean
10. First Prayer
11. Dead Letters