Written by Alessandro Redaelli
RANK: 8/10
Psicoplasmica: Branca della psichiatria che permette di curare l’ira repressa, la depressione e le malattie psichiche facendo materializzare fisicamente i prodotti di ira, dolore, gelosia e senso di colpa. Il dottor Raglan è uno psichiatra molto controverso, pratica una terapia che in bilico tra ipnosi e psicodramma riesce a curare l’ira repressa dei pazienti. Tramite questa tecnica riesce a far concepire e partorire dei piccoli demoni dalle sembianze di bimbi che sono privi di ombelico, denti ed organi genitali.
Essi sono, inoltre, estremamente malefici così come lo sono le pulsioni dei pazienti che li hanno plasmati. Nola, moglie di Frank, è psicologicamente instabile ed è in cura dal dottor Raglan. Suo marito non può vederla durante le terapie dello psichiatra, ma quando scopre segni di violenza sul corpo di sua figlia – subito dopo che la bambina è stata a visitare la madre – capisce che la terapia non sta portando miglioramenti e decide di prepararsi a ingaggiare una battaglia legale con Raglan.
Improvvisamente, però, cominciano a susseguirsi strani ed efferati omicidi: molte delle persone a cui la moglie di Frank serbava del rancore iniziano a morire … “L’idea fondamentale della Psicoplasmica è che vengono realmente degli sfoghi cutanei alle persone quando sono messe in una condizione di forte stress; i muscoli si irrigidiscono sul serio”
Solo una mente fervida come quella di David Cronemberg poteva concepire un’idea come la psicoplasmica e trarne un film. Tutto l’odio represso, i sentimenti indicibili che attanagliano l’uomo riversati fuori con un parto. Una confessione dei propri peccati che non si conclude con le classiche litanie ma con la formazione di un feto e la “nascita” di una creatura che possiede in sé tutto il male accumulato dal suo creatore.
Spesso si sente dire che l’animale peggiore è proprio l’uomo, capace di distruggere tutto ciò che incontra e di odiare fino al punto di uccidere solo per futili motivi. In THE BROOD tutta questa follia può essere curata generando e partorendo piccole creature, simbolo dell’innocenza ma che in realtà covano dentro il buio più nero, l’abisso nel senso lovecraftiano del termine. In THE BROOD oltre all’orrore si vede trasudare la gelosia, il mito decadente della famiglia americana (e non solo), l’aborto, la chirurgia plastica, la depressione della maternità; insomma tematiche che provengono da quei lati della mente umana che preferiremmo tenere nascosti.
Ed ecco che un film horror di serie B diventa un Cult, che la genialità di questa pellicola supera per intreccio, temi trattati e maestria della messa in scena tanto cinema d’autore (non di genere) sino ad essere acclamato dalla critica. David Cronenberg può fare film difficilmente digeribili dal punto di vista dell’efferatezza visiva, ma talmente pieni di idee e tematiche e così ricchi di espedienti narrativi capaci di superare anche qualche film di Fellini, Truffaut e di molti altri acclamati maestri indiscussi del cinema. Insomma la differenza tra Hermann Nitsch e Caravaggio è minima, si tratta solo della quantità di sangue che si ha il coraggio di versare su tela.
“…forse stiamo per cominciare una fase molto importante della nostra evoluzione, che io ritengo sarà principalmente fisica … Non penso che la selezione naturale, così come l’ha concepita Darwin, continui realmente a operare all’interno dell’evoluzione umana. Penso piuttosto che qualcosa tipo il disastro nucleare sia, forse, una parte naturale della nostra evoluzione. Può essere una strana filosofia, o forse no, ma il mio istinto sembra suggerirmi che siamo fatti per contaminare qualsiasi cosa, lo abbiamo già fatto, e che questo si rifletterà su di noi modificandoci … Dal principio del genere umano noi siamo certamente cambiati in senso psicologico; di fatto siamo anche cambiati fisicamente. Siamo fisicamente diversi dai nostri antenati, in parte per quello che ingeriamo, e in parte a causa di cose come gli occhiali e la chirurgia plastica. Ma c’è un ulteriore passo che potrebbe essere fatto, cioè quello di poter sviluppare un altro braccio, di poter realmente cambiare il proprio aspetto fisico, di compiere una mutazione … Sto parlando della possibilità che gli esseri umani diventino capaci di mutare fisicamente a loro piacere, anche se ci volessero cinque anni per completare la mutazione. La pura forza della volontà ci permetterebbe di trasformare il nostro io fisico” (David Cronenberg)
RANK: 8/10
Regista/Director: David Cronenberg
Cast: Oliver Reed, Samantha Eggar, Art Hindle, Henry Beckman, Nuala Fitzgerald
Canada
1979
Posted in Horror by Alessandro Redaelli on novembre 1st, 2011 at %H:%M.