BLACK WIDOW – Cate Shortland
Arriva sempre il momento in cui il passato torna ad esigere il suo tributo e molte domande dopo Endgame sono rimaste insolute. Sembra tutto un gioco perverso, una tagliente ironia quella del destino che subito dopo la fine della fase tre della Marvel, ci ha fatto vivere una pandemia mondiale dalla quale stiamo ancora faticosamente uscendo lottando con le unghie e con i denti.
Una terrificante assonanza tra il nostro universo che, come in quello Marvel, sta vivendo in un certo qual modo il suo Blip. Per quei pochi che non lo sapessero è chiamato Blip il momento in cui sostanzialmente la continuità spaziotemporale è stata ripristinata nella forma corretta e tutta la popolazione annientata dallo schiocco di dita di Thanos è stata resuscitata, questo ovviamente salvo sorprese future!
Anche la nostra popolazione esattamente come quella resuscitata si è ritrovata mentalmente congelata agli accadimenti avvenuti poco prima di quel tragico schioccare di dita. Se per un attimo vi fermaste a pensare a cosa è stato per noi il 2020 e buona parte del 2021 allora forse riuscireste a capire la sensazione. Anche noi abbiamo preso una lunga boccata d’ossigeno prima di tuffarci nell’ignoto per rimanere più di un anno e mezzo in apnea. Ora che finalmente gran parte delle cose che ci erano precluse stanno ritornando ad essere parte della nostra vita quotidiana possiamo finalmente riprenderci la nostra vita da dove l’abbiamo interrotta, compresa la possibilità di tornare a vedere un film in sala, come è giusto che sia!
Metafore a parte la vita in un modo o nell’altro è andata avanti e nel 2021 anche la Marvel è entrata ufficialmente nel vivo della fase quattro con diverse serie visibili esclusivamente sulla piattaforma Disney+ ma lasciando in sospeso troppe questioni. Black Widow è il film interamente dedicato al personaggio interpretato da Scarlett Johansson Natasha Romanov, un film che non solo scopre il velo sul passato di questo misterioso e affascinante personaggio ma come dice Natasha stessa nel film “cerca di mettere una pezza” su molte cose. Non solo, siamo ben lontani dalle atmosfere giocose a cui alcuni film della Marvel Studio ci avevano abituato, siamo di fronte ad una pellicola che in qualche modo è il testamento di Natasha e nello stesso tempo l’album di alcune tra le foto più belle della sua vita.
Un film dritto, consapevole, senza troppi giri di parole.
Un film al femminile dove la componente maschile o è goffa e impacciata o è estremamente crudele ma direi che anche per questo tipo di argomentazioni siamo sufficientemente vaccinati tanto da capire che nulla sarà come prima e che tutto sta cambiando. Ovviamente è nostro compito preservare lo spettatore dalla possibile presenza di spoiler in modo da immergersi totalmente nella vita di Natasha ricordando che questo non è un semplice film sulle origini.