DEVIL’S PLAYGROUND – Mark McQueen
Londra. Una grande azienda sperimenta su 30.000 volontari un nuovo farmaco capace di aumentarne le prestazioni … nessuno sembra aver tenuto conto dei possibili effetti collaterali, che risultano subito devastanti. Solo una donna sembra immune al contagio derivato dal farmaco, così un agente di sicurezza della società si lancia alla sua ricerca nella speranza di produrre un vaccino e debellare l’orrendo virus.
Il farmaco devasta l’organismo di chi ne fa uso, trasformandolo in una sorta di zombie affamato di carne umana e dal morso contagioso. DEVIL’S PLAYGROUND è in tutto e per tutto una fotocopia di 28 giorni dopo: Londra come location, un virus mutato che agisce sugli essere umani rendendoli dei cannibali dalla forza sovrumana. Nulla di nuovo sotto il sole insomma, nemmeno un misero colpo di scena capace di far respirare invece che sospirare per la noia.
Fiumi di sangue e stuntman scatenati rendono questo titolo uno splatter low-budget la cui qualità risulta anche alquanto “low”. A rincarare la dose concorrono dei dialoghi non-sense, scene interminabili scevre da ogni minima azione (o da movimenti di macchina da presa) o che non aggiungono nulla ad una trama, lineare e chiara sin dal primo minuto. Evitatelo pure.
VOTO: 3/10
Regia: Mark McQueen
Cast: Danny Dyer, MyAnna Buring, Jaime Murray, Sean Pertwee, Shane Taylor, Craig Fairbrass, Colin Salmon
Sceneggiatura: Bart Ruspoli
UK, 2010