EDGE OF TOMORROW – Doug Liman
Il maggiore Cage (Tom Cruise) è il portavoce militare della resistenza terrestre contro l’invasione aliena che ha iniziato a flagellare la Terra dal cuore europeo. Da volto di fronte alla telecamera si trova scagliato sul campo, contro la sua volontà, sulle coste della Francia, in una sorta di sbarco in Normandia dall’esito più che incerto.
L’assalto si rivela subito nefasto, con uno stormo di creature aliene, dette “Mimic”, che difendono il terreno sembrando prevedere le mosse dei terrestri. Cage viene ucciso da uno di loro ma, invece di trovare il baratro della morte, si risveglia ripetendo il giorno dell’attacco, potendo così imparare, allenarsi e lottare. Senza fine.
All you need is kill di Hiroshi Sakurazaka è il racconto da cui è tratto Edge of tomorrow, uno spunto fortemente imbastardito dal mood ironico profuso dal regista Doug Liman. Un insieme di azione sfrenata, fantascienza d’avanguardia, commedia e sprazzi di horror capaci di oltrepassare i dettami hollywoodiani (anche se il film hollywoodiano lo è), questo è il motore innovativo lasciato scaldare da Edge of tomorrow. Un Ricomincio da capo dove il taglio tipico dei videogame, in cui occorre perdere per imparare le strategie utili per superare i livelli, vive attraverso un Tom Cruise nella parte, bravo ad interpretare diverse sfaccettature di un personaggio che eroe, stavolta, non lo è.
Con Starship troopers che soffia alle sue spalle, Edge of tomorrow trova forma in un costruirsi di eventi mai banali, nell’intrecciare giornate ed ellissi in maniera furba, nel mescolare generi senza mai perdersi, dimenticando di essere un blockbuster e avanzando lungo una linea originale e coinvolgente.