SETTE COLPI DELL’ASSASSINO – Yari Pignotti
L’ossessione per il numero 7 devasta la mente di un uomo che stila una lista con 7 nomi di persone da catturare il settimo giorno di ogni settimana e torturare contando 7 amputazioni per ogni corpo.
Davide Cardelli e Yuri Pignotti si presentano con un lavoro che già dal titolo lascia presupporre un omaggio al cinema giallo/thriller italiano anni ’70. Questa sorta di omaggio si trasforma in folle idillio grazie alle trovate dei due giovani autori, allargando l’operazione a canovacci più recenti (Saw, The Torturer, Hostel) e affogando l’insieme nella pura amatorialità.
Torture movie con nessuna pretesa se non quella di divertire, e Cardelli e Pignotti sicuramente lo fanno. In ogni fotogramma traspare la loro voglia di fare, il loro amore viscerale per il cinema (tutto il cinema, non manca anche una citazione a Luis Bunuel col suo UN CHIEN ANDALOU) e il coinvolgimento che riescono a instillare anche negli attori che hanno preso parte al film.
Certo l’eccessiva amatorialità non lascia mai decollare il film e, dato lo splatter continuo, SETTE COLPI DELL’ASSASSINO è un film che o si ama o si odia, senza possibilità di collocarsi nel mezzo. Interessante l’uso di flashback o soggettive inusuali che lasciano salire l’attenzione, tuttavia anche stavolta i quasi 50 minuti diventano una mattonata non da poco.
VOTO: 5/10
Scritto e diretto da: Yari Pignotti
Prodotto, montato e interpretato da: Davide Cardelli
Co-produttore e direttore della fotografia: Carlo De Angelis
2010, Italia
Durata: 47 min.