L’ASTRONAVE ATOMICA DEL DOTTOR QUATERMASS – Val Guest
Due innamorati vivono il disincanto del momento quando un’astronave si schianta loro vicino. Subito accorre la polizia, oltre ad un cumulo di curiosi locali, insieme al professor Quatermass, ovvero colui che aveva studiato il progetto e lanciato l’astronave fuori dalla terra. Da questa esce un solo astronauta, Victor, su tre, ma egli sembra aver contratto una strana malattia …
Basato su un serial tv di Nigel Kneale, il film del veterano Val Guest si avventa su diversi fronti che nei gloriosi anni ’50 diverranno dei veri e propri stilemi. Innanzitutto il desiderio di superare le barriere dell’esosfera e siglare un primato mondiale (in particolar modo nell’eterna sfida della cortina di ferro), poi la genialità asservita ad una sorta di smisurato ego capace di spazzar via qualsiasi essere umano (o esperimento) non riuscito, tipico atteggiamento da mad doctor, e, infine, la paura che proviene dallo spazio mitigata dall’impossibilità di limitare la propria curiosità … rischiando.
La casa di produzione inglese Hammer venne profondamente modificata negli intenti grazie al successo del film, che portò tra il 1955 ed il 1959 alla nascita della Hammer Horror. L’astronave atomica del dottor Quatermass è un concentrato di fantascienza e horror, costantemente immersi nel nero della notte, con diverse implicazioni tipiche del drama-movie. grazie specialmente alla figura di Victor e del suo rapido declino dopo essere stato imbrattato dall’entità aliena che lo porterà alla distruzione.
Un film, quello di Guest, valorizzato da una profonda solitudine spaziale, caratterizzato da un’entità estranea che invade i corpi trascinandoli verso il declino, spazzando ogni forma di umanità e comando orrori dalla cosmica lovecraftiana memoria.