DER TODESENGEL – Andreas Bethmann
Del filo spinato, una radura isolata, il silenzio intorno. La violenza su una donna, perpetrata da due uomini, sorta di magnaccia che rapiscono donne per iniettarle nel loro giro di prostituzione, è compiuta. La donna raccoglie le forze e, con una buona dose di sangue freddo, si scaglia a caccia di chi l’ha violata, cercando vendetta.
Sorta di rape & revenge in salsa crucca, questo Der Tosengel (Angel of Death) raccoglie quanto seminato dal classico I spit on your grave (Non violentate Jennifer), e da una serie immensa di copie carbone, e lo imbastardisce con un sapore gore di matrice prettamente tedesca, cercando di evocare classici come Nekromantik ma ricordando maggiormente pellicole amatoriali come Zombie 90 Extreme pestilence per la resa finale.
Il film di Andreas Bethmann, infatti, abbonda col sangue e riempie la scena con un gusto sadico che tocca anche lo spagnolo Jess Franco, arenandosi in una messa in scena che sfiora più volte il comico involontario, vuoi per una non propriamente ottima gestione dei tempi, per un cast non all’altezza o per l’utilizzo di effetti speciali home-made non sempre riusciti. In questo senso, Der Tosengel diviene sì un film caratterizzato da un buon mix di splatter e hardcore, ma totalmente fine a se stesso.