ALL ZOMBIES ARE STUPID – Roberto D’Antona
Prendete una quantità generosa di Resident Evil, aggiungete una dose consistente di George A. Romero e condite il tutto con una spruzzatina di Dylan Dog: il risultato è la miniserie in 5 episodi A.Z.A.S. – All zombies are stupid, scritta e diretta da Roberto D’Antona.
Robin e Frank hanno il chiodo fisso per i morti viventi; quando il loro amico Docky, uno scienziato un po’ svitato, gli annuncia di aver scoperto il virus T-Ick, in grado di riportare in vita i morti, i due ragazzi sono elettrizzati. Peccato che i cattivi di turno siano pronti a sconvolgere i piani di gloria del dottore: il sindaco, infatti, ha sguinzagliato i suoi tirapiedi per diffondere il virus tra la gente e poter così costruire un originalissimo parco di divertimenti, lo Zombie Park. I due amici saranno in grado di affrontare la situazione?
La serie racconta in chiave comica le gesta di due giovani alle prese con un’invasione zombie e ha l’intento meritevole di affrontare un tema davvero poco esplorato in un paese dove le storie d’amore travagliate e le famiglie in crisi vanno per la maggiore, ma il risultato non è completamente convincente. La colonna sonora di Andrea C. Pinna è efficace e regala alle scene una marcia in più, la fotografia è apprezzabile mentre punti di caduta sono sia la lacunosa recitazione, sia la sottile trama, elemento sicuramente non di preponderante importanza in lavori come questo, ma discriminante per uscire
L’idea di base avrebbe potuto essere vincente, e qua e là si trovano anche scenette gustose e trovate azzeccate, ma nel complesso le puntate risultano piuttosto forzate e le battute stentano a far ridere.