FAIRYTALE – Christian Bisceglia, Ascanio Malgarini
Nel 2010 fu presentata una puntata pilota di Fairy, quella che sarebbe dovuta diventare una serie destinata al canale Sky fantasy. Noi eravamo tra il pubblico e abbiamo avuto modo di apprezzare quell’episodio che ci incuriosì molto. Per diversi motivi la serie non si realizzò più ma Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini non abbandonarono il progetto.
Nasce così nel 2011 Fairytale, prodotto da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema, e occorre dire che le aspettative sono state attese, grazie ad una ben dosata miscela di suspense e horror raccolta dentro una sceneggiatura strutturata.
Dopo aver divorziato, Sophia si trasferisce in una nuova casa con la figlia. Alla bimba cade il primo dentino e, come da tradizione, riceve la visita della fatina. Una fatina diversa da quelle tratteggiate nelle favole per bambini, nascosta in un armadio anni ’30, terrificante, arrabbiata, disperata. Un omicidio avvenuto in quella casa, un vicino di casa che nasconde un segreto, un fantasma che torna dall’oltretomba a rivendicare quanto ingiustamente sottratto, sono tutti elementi che concorrono a trasformare la vita di Sophie e figlia in inferno, con la prima vittima di allucinazioni e la seconda sempre più carica di aggressività indotta dalla fata.
Fairytale è un lavoro pensato e realizzato per un pubblico internazionale. La storia riesce ad essere particolarmente intrigante, grazie anche ad un cast (Harriet Mac Masters Green, Giuliano Montaldo, Paolo Paoloni) che ne valorizza i momenti topici, con la piccola protagonista (Sabrina Jolie Perez) che mostra un’attitudine innata alla recitazione, donando un’aurea di delicatezza, in grado di ampliare il range di sentimenti oltre che lasciar respirare lo spettatore.
Interessante l’epilogo iniziale, storicamente corretto e documentato, capace di donare al film una certa patina di realismo, arricchendone gli sviluppi con numerosi flashback. Naturalmente il plot che sta alla base non è dei più originali ma, proprio grazie ad una buona sceneggiatura, i registi riescono a trasformare una storia per bambini in un incubo dove la protagonista è una bambina colpita nel luogo in cui dovrebbe essere maggiormente protetta. Peccato per il finale piuttosto prevedibile.
Malgrado un doppiaggio di cattiva qualità, ciò che più infastidisce è la caduta di tono e ritmo in alcuni frangenti, tendendo a spezzare la tensione e così minando la pazienza dello spettatore. Nonostante questi difetti legati probabilmente al format, Fairytale è da considerarsi un piccolo capolavoro low-budget.