1990 I GUERRIERI DEL BRONX – Enzo G. Castellari
Il Bronx è diventata terra di nessuno, un quartiere abbandonato da tutto e tutti, desolato nella sua distesa di cadaveri che decorano l’asfalto. La figlia del presidente degli Stati Uniti si rifugia proprio in questo luogo, in fuga da ciò che non vuole diventare ma in balia di un orda di selvaggi bikers.
Tra questi figura Trash, giovane e spavaldo condottiero, che guida il suo gruppo di motociclisti contro altre bande, svelando a poco a poco un complotto politico che porterà lui e la sua banda a uno scontro atroce contro la gang di Hammer. E la sabbia si solleva generando un turbine di morte.
Nei famigerati anni ’80 del cinema di genere italiano la copia carbone di altri film d’oltreoceano era un plus per garantirsi facili incassi senza particolari sforzi produttivi. L’esplosione al botteghino di 1997: Fuga da New York di John Carpenter fece fiorire il genere post-apocalittico, grazie specialmente alla mano di Enzo G. Castellari che diresse una trilogia: 1990 – I guerrieri del Bronx, Fuga dal Bronx e I nuovi barbari.
Il decadimento morale e fisico dell’umanità, devastata dalla propria cupidigia e invasata da un prorompente senso anarchico dipingono i quartieri fatiscenti e l’annichilirsi di qualsiasi sentimento positivo, piazzando macchie umane violente e inarrestabili.
1990 – I guerrieri del Bronx gode di un fascino ottantiano irresistibile, inutile soffermarsi sulla recitazione ridicola o sulla sceneggiatura a dir poco ridicola, almeno quanto i costumi realizzati con mezzi di fortuna. Infarcito da toni derivanti da I guerrieri della notte di Walter Hill, la pellicola non manca di ironia e violenza (sempre attutita dalla goffaggine degli attori).
Trash al punto giusto, una pietra imprescindibile nella filmografia (furba ma efficace) italiana degli anni ’80.
VOTO: 6.5/10
Regia: Enzo Girolami Castellari
Cast: Mark Gregory, Vic Morrow, Stefania Girolami, Fred Williamson
Sceneggiatura: Elisa Livia Briganti, Dardano Sacchetti
Italia, 1982